TFA - il percorso per diventare insegnanti

Il D.M. n. 249 del 10 Settembre 2010 definisce un nuovo percorso destinato a coloro che intendono diventare insegnanti. Per accedere all’insegnamento nella scuola secondaria di I e II grado, il percorso formativo universitario prevede, per ciascuna classe di abilitazione:

  • il conseguimento della laurea in una determinata classe, di durata triennale;
  • il conseguimento della laurea magistrale, di durata biennale, a numero programmato con prova di accesso al relativo corso;
  • lo svolgimento del tirocinio formativo attivo, di durata annuale, comprensivo dell’esame finale con valore abilitante.

Nella fase transitoria possono conseguire l’abilitazione all’insegnamento, mediante il compimento del solo tirocinio formativo attivo, coloro che, alla data fissata come termine per l’iscrizione alla prova di accesso, siano in possesso di:

  •  titoli di ammissione alle classi  di concorso di cui al D.M. 39/1998 (vecchio ordinamento);
  •  titoli di ammissione alle classi di concorso di cui al D.M. 22/2005 (Lauree Specialistiche ex D.M. 509/1999 e integrazione vecchio ordinamento);
  • lauree Magistrali ex D.M. 270/2004;
  • diploma ISEF già valido per l’accesso all’insegnamento di educazione fisica, per le classi di concorso A029 e A030.                                                                                                                          

Coloro che sono in possesso di una delle lauree previste (requisito necessario ma non sempre sufficiente) ma non hanno un piano di studi idoneo in termini di annualità o di crediti formati universitari, devono sostenere gli esami o acquisire i crediti necessari per partecipare alle prove di accesso, come previsto nella colonna “Note” della Tabella A allegata al D.P.R. n. 19/2016. La verifica del piano di studi deve ricomprendere anche gli esami sostenuti nel percorso di studi di durata triennale.

Il D.P.R. n. 19 del 14 febbraio 2016, “Regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento”, elenca nella Tabella A, allegata allo stesso Regolamento del quale costituisce parte integrante, le classi di concorso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, identificate attraverso uno specifico codice alfanumerico; indica la nuova denominazione delle classi, i titoli di accesso ai percorsi di abilitazione ex D.M. 39/1998 (Vecchio Ordinamento), ex D.M. 22/2005 (Lauree Specialistiche ex D.M. 509/1999 e integrazione vecchio ordinamento) e Lauree Magistrali ex D.M. 270/2004. In una successiva colonna sono riportati, per ciascun titolo di accesso, i singoli insegnamenti (per il vecchio ordinamento) o i CFU dei corrispettivi settori scientifico disciplinari (per le lauree specialistiche e magistrali) necessarî per l’accesso.
La Tabella A/1 individua la corrispondenza tra gli esami del vecchio ordinamento, necessarî per l'accesso ed altri esami di contenuto omogeneo.
 La Tabella B concerne le classi di concorso relative ai posti di insegnante tecnico-pratico.

Le prove di accesso al T.F.A. consistono:

  1. in un test preliminare che si svolge a livello nazionale, secondo le indicazioni del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
  2. in una prova scritta predisposta a cura delle Università;
  3. in una prova orale.

Il test preliminare, della durata di tre ore, è una prova costituita da domande di tipologie diverse; mira a verificare le conoscenze disciplinari oggetto di insegnamento della classe di concorso, le competenze linguistiche e la comprensione dei testi.
È costituito da 60 quesiti, ciascuno formulato con quattro opzioni di risposta, fra le quali il candidato deve individuare la risposta corretta. La risposta esatta vale 0.5 punti, la risposta non data o errata vale 0 punti.
Per essere ammesso alla prova scritta il candidato deve conseguire una votazione uguale o maggiore a 21/30.
La prova orale, valutata in ventesimi, è superata se il candidato riporta una votazione maggiore o uguale a 15/20. Il superamento della prova orale è condizione imprescindibile per l’accesso al tirocinio formativo attivo.
I programmi per sostenere le prove di accesso sono indicati nel D.M. dell’11 novembre 2011, art. 1 c. 5.
Il tirocinio si svolge in una delle istituzioni scolastiche accreditate con il MIUR.
La frequenza delle attività è incompatibile con la contemporanea iscrizione a corsi che danno diritto all’acquisizione di crediti formativi universitari e di titoli accademici, organizzati in Italia o all’estero.
COSA SI STUDIA DURANTE IL T.F.A:

  • insegnamenti di scienze dell’educazione;
  • insegnamenti di didattiche disciplinari che, anche in un contesto di laboratorio, sono svolti stabilendo una stretta relazione tra l’approccio disciplinare e l’approccio didattico;
  • laboratori pedagogico-didattici indirizzati alla rielaborazione e al confronto delle pratiche educative e delle esperienze di tirocinio;
  • un tirocinio, indiretto e diretto, di 475 ore (19 crediti formativi), da svolgersi presso le istituzioni scolastiche sotto la guida di un tutor. Il percorso di tirocinio comprende una fase osservativa e una fase di insegnamento attivo. Almeno 75 ore di tirocinio sono dedicate alla maturazione delle necessarie competenze didattiche per l’integrazione degli alunni con disabilità.

D.M. n. 259 del 09 maggio 2017 

  • Revisione e aggiornamento classi di concorso previste dal DPR n. 19/2016; Allegati A,B,C,D,E.
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