Sono 82 i Corsi di Laurea che l’Università degli Studi di Messina ha previsto nell’offerta didattica 2018/19, proposta agli organi ministeriali per la definitiva approvazione: 49 Corsi triennali ed a ciclo unico, destinati quindi, in particolare, ai neo diplomati; 33 i Corsi magistrali, per chi ha già conseguito un titolo di primo livello. Particolarmente ricca anche l’offerta post-laurea.

Le principali novità riguardano l’attivazione di quattro nuovi corsi: la magistrale a ciclo unico in “Medicina e Chirurgia” in lingua inglese (che si aggiungerebbe, ovviamente, a quello in lingua italiana); la triennale in “Biologia ed Ecologia marina”, già attiva negli anni scorsi; la magistrale in “Psicologia cognitiva”. Inoltre, dando seguito a un progetto avviato un anno fa, è stata prevista l’apertura di una laurea magistrale in “Lingua e Cultura italiana per stranieri”: un corso interateneo, organizzato insieme all’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, che prevederà il rilascio di un titolo congiunto.

Si aggiungono all’offerta didattica del 2017/18.

I Corsi coprono tutte le aree scientifiche (Scienze Umane, Politiche e Sociali; Scienze della Vita; Scienze e Tecnologie Formali e Sperimentali) e alcuni di essi sono disponibili anche presso sedi distaccate e decentrate: Noto, Modica e Reggio Calabria.

Tre in particolare, poi, offrono la possibilità di ottenere il doppio titolo con università straniere: le magistrali in “Engineering e Computer Science” (con il coinvolgimento del Politecnico di Hong Kong) e in Filosofia contemporanea (con l’Institut Catholique di Tolosa)". Da quest'anno, all'elenco si aggiunge anche la magistrale in "Consulenza e gestione d'impresa" (con la AGH University of Science and Technology di Cracovia). 

Diversi Corsi vengono impartiti, totalmente o parzialmente, in lingua inglese e ciò ha contribuito ad accrescere il numero di studenti stranieri che oggi sono iscritti all’Università di Messina, provenienti da 27 Paesi. In alcuni Corsi di Laurea il numero di stranieri supera addirittura quello degli italiani. A rafforzare questa dimensione internazionale, un programma (sul quale Unime investe annualmente 150mila euro) che consente a circa 30 tra visiting professor e researcher – provenienti da alcune delle più prestigiose università mondiali (come Harvard e Cambridge) – di insegnare e studiare presso l’ Ateneo peloritano, per un periodo che varia da uno a tre mesi.

STUDENTI ATLETI - Per il 2018/19 un’altra novità è rappresentata dal supporto per gli studenti-atleti, destinato a coloro che praticano attività ad alti livelli: lo studente-atleta avrà diritto all’esonero dalle tasse universitarie e la possibilità di concordare con i docenti una diversa data d’esame, nel caso in cui questa coincida con il periodo di una competizione. L’Ateneo dispone, tra l’altro, di uno dei più importanti poli sportivi a livello nazionale.