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[1022/2010] - INGEGNERIA CIVILE E DEI SISTEMI EDILIZI

Classe: 
L-7, L-23
Codice Corso: 
1022
Ordinamento: 
2010
Anno Accademico: 
2016
Sede: 
Messina
Coordinatore: 

Prof. Ricciardi Giuseppe

Lingua: 
italiano

Prova finale

26 luglio 2016
18 ottobre 2016
22 dicembre 2016
29 marzo 2017
25 luglio 2017


Requisiti

1. Per essere ammessi ad uno dei Corsi di Laurea attivati occorre essere in possesso del titolo di scuola secondaria superiore richiesto dalla normativa in vigore o di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo dagli organi competenti dell’Università.
2. Ai sensi dell’art. 6, commi 1 e 2 del DM 270/04, la verifica della preparazione iniziale è
obbligatoria ai fini dell’iscrizione.
3. Per la valutazione della preparazione iniziale sarà effettuata, prima dell’inizio dell’anno
accademico, una prova di ingresso che prevede la soluzione di test relativi a capacità di
ragionamento logico e di comprensione verbale e ad argomenti di matematica, fisica e chimica.
4. Il mancato raggiungimento del punteggio minimo, specificato nell’apposito avviso, comporterà l’attribuzione di Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA).
5. La mancata partecipazione alla prova di ingresso equivarrà allo svolgimento del test con esito negativo e comporterà l’attribuzione di OFA nella misura massima determinata dal Dipartimento.
6. Successivamente alla prova d’ingresso e prima dell’inizio dell’anno accademico, è previsto lo svolgimento di “corsi intensivi di azzeramento” gratuiti della durata di due settimane su argomenti di matematica. I “corsi” si concluderanno con una verifica finale, il cui superamento consente il recupero degli OFA.

Obiettivi

I laureati del Corso di Laurea interclasse L-7 (Ingegneria civile e ambientale) e L-23 (Scienze e tecniche   dell’edilizia)   devono   risultare   professionisti   di   livello  adeguato   con   una   formazione scientifica e tecnica che li renda capaci di risolvere problemi spesso caratterizzati dalla necessità di tener   conto   contemporaneamente   di   numerose   variabili.   Questa   capacità   può   estrinsecarsi nell’ambito   delle   costruzioni   in   genere,   delle   infrastrutture,   a   scala   di   singolo   manufatto   o territoriale, con riferimento alle strutture portanti, agli aspetti distributivo-funzionali, urbanistici, tecnico-costruttivi,   ecc.,   tanto   in   fase   di   progettazione   quanto   in   fase   di   esecuzione   (cantiere propriamente   detto,   al   cui   interno   l’ingegnere   può   ricoprire   molteplici   ruoli,   tanto   per   la committenza,   pubblica   o   privata,   quanto   per   l’impresa   di   costruzioni),   nonché   in   fase   di approvazione/verifica del progetto.

Per   conseguire   gli   obiettivi   formativi   specifici   del   corso   si   prevedono   conoscenze   teorico-scientifiche di base, storicamente proprie della preparazione dell’ingegnere civile/edile, sulle quali stratificare peculiari percorsi conoscitivi a carattere tecnico-applicativo (con riferimento ad aspetti strutturali,   infrastrutturali,   costruttivi,   tecnologici,   storico-architettonici,   urbanistici,   geotecnici, idraulici, ecc.).

 

Risultati

I risultati attesi del corso sono pertanto quelli di formare una figura professionale in grado di :
- effettuare una lettura dell’organismo edilizio e delle opere infrastrutturali, in rapporto al contesto insediativo   e   ambientale,   alle   caratteristiche   dei   materiali,   ai   procedimenti   costruttivi,   al funzionamento statico e dinamico, alle soluzioni formali, alle problematiche economiche;
-   conoscere   e   comprendere   i   caratteri   fisico-spaziali   ed   organizzativi   di   un   sistema   urbano   e territoriale;
-   analizzare   e   valutare   gli   aspetti   della   sicurezza   e   della   protezione   dell’ambiente   naturale   e costruito.
 

Sbocchi professionali

Il primo ambito di attività in cui sembra naturale collocare un ingegnere civile-edile è quello della libera professione, che presuppone, dopo la laurea, il superamento dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione e l’iscrizione all’Albo professionale. Altrettante possibilità di occupazione possono peraltro essere individuate nel lavoro dipendente (nel cui ambito l’ingegnere tende comunque a qualifiche di alto livello, pensiamo ai cosiddetti “quadri”), svolto sia presso aziende e strutture produttive di varie dimensioni, sia presso strutture pubbliche, sia nei cantieri edili e infrastrutturali, nonché presso enti di ricerca (di base o applicata), dove la preparazione dell’ingegnere, che alle basi teoriche unisce capacità pragmatiche e manageriali, può essere notevolmente valorizzata. Grazie ad una più integrata conoscenza del processo edilizio nel suo insieme – dal manufatto al contesto ambientale – si potranno annoverare tra gli sbocchi occupazionali anche le attività di valutazione tecnico-economiche, esplicabili tanto in aziende e imprese quanto in studi professionali e pubbliche amministrazioni.

Parere delle parti sociali

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