Offerta Didattica

 

[4045/2015] - LINGUE , LETTERATURE STRANIERE E TECNICHE DELLA MEDIAZIONE LINGUISTICA

Classe: 
L-11, L-12
Accesso: 

programmato

Codice Corso: 
4045
Ordinamento: 
2015
Anno Accademico: 
2015
Sede: 
Dipartimento di Civiltà antiche e moderne
Coordinatore: 

Prof.ssa Maria Grazia Sindoni, stanza n. 145, telefono 0903503395

Lingua: 
italiano
Aule: 
Laboratori e Aule Informatiche: 
Biblioteche: 
Sale studio: 

Prova finale

Caratteristiche generali
La Laurea in Lingue, Letterature Straniere e Tecniche della Mediazione Linguistica si consegue previo superamento di una prova finale, che consiste nella discussione, davanti ad una Commissione nominata secondo le norme previste dal Regolamento didattico del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, di un elaborato scritto redatto dallo studente sotto la guida di un relatore. 

Ammissione alla prova finale
Per essere ammesso alla prova finale, che comporta l'acquisizione di 12 CFU, lo studente deve aver conseguito 168 crediti. Per conseguire la laurea, lo studente deve avere acquisito 180 crediti.

Calendario, commissione e modalità di svolgimento della prova finale
Il calendario delle sedute di laurea, la composizione delle commissioni, le modalità di svolgimento dell’esame finale sono stabiliti dall’art. 19 del Regolamento del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne. Si segnala che la discussione dell'elaborato scritto relativo dovrà essere svolta in una delle due lingue seguite dallo studente. 

Attribuzione del punteggio
L'attribuzione del punteggio all'esame di laurea parte dalla media ponderata comunicata dalla Segreteria, alla quale verrà aggiunto 1 punto se lo studente consegue il titolo entro la sessione invernale successiva al completamento del terzo anno. La commissione, tenuto conto della relazione del relatore, nonché della discussione effettuata dal candidato, avrà poi a disposizione sino ad un massimo di 5 punti, attribuiti a maggioranza. L'eventuale attribuzione della lode, in aggiunta al punteggio massimo di 110 punti, è subordinata all'accertata rilevanza dei risultati raggiunti dal candidato e alla valutazione unanime della commissione; può inoltre essere conferita soltanto ai candidati che, sommando la media ponderata, l'eventuale bonus e il voto attribuito alla tesi, raggiungano un punteggio superiore a 110/110

Dopo la laurea
Il percorso seguito dal laureato in Lingue, Letterature straniere e Tecniche della Mediazione sarà riconosciuto per l'accesso a uno o più corsi di Laurea Magistrale, secondo le norme stabilite dai rispettivi Regolamenti.

 


Requisiti

Requisiti di accesso e norme relative.

Per l'ammissione al Corso di Studio si applicano le disposizioni previste dal Regolamento didattico d'Ateneo e dal Regolamento didattico del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne.
Il diploma di scuola media superiore (o titolo straniero riconosciuto equipollente) costituisce requisito necessario per l'accesso.

L’accesso al corso, a partire dall'anno accademico 2017-2018, prevede per il I anno un numero massimo di iscritti pari a 250. L'accesso è regolato da una graduatoria di merito, i cui criteri verranno stabiliti in un apposito bando. Ove non dovesse essere raggiunto il numero prefissato di iscritti (250), è possibile una riapertura delle iscrizioni.

Al I anno del Corso possono accedere  anche coloro che sono già iscritti presso altro corso di studio e coloro già in possesso di titolo di laurea non affine. Una volta ammessi, potranno avanzare istanza al Consiglio del Corso di Studio intesa ad ottenere il riconoscimento degli esami sostenuti, limitatamente a quelli per i quali viene accertata una coincidenza di contenuti, e comunque in misura non superiore al 30% delle discipline previste dal piano di studio.

L’accesso al Corso di Studio è aperto agli studenti stranieri forniti di un titolo di studio equivalente a quello di cui devono essere dotati gli studenti italiani, che abbiano superato la prova di conoscenza piena della lingua italiana, così come previsto dalle vigenti disposizioni. L’equivalenza del titolo di studio, in caso di mancanza di norme ufficiali, sarà dichiarata, a suo insindacabile giudizio, dalla Commissione nominata dal Consiglio di Dipartimento per la selezione, tenendo presente la durata degli studi compiuti.

Lo studente, all'atto dell'iscrizione, indicherà se vuole conseguire la laurea nella classe L11 (lingue attivate: inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo), ovvero nella classe L12 (lingue attivate: inglese, francese, spagnolo).

 

Obiettivi

Organizzazione del Corso di Studio.

Dopo il biennio comune (I e II anno), inteso a consolidare e strutturare la formazione di base degli studenti, il Corso di Studio si articola in due percorsi: "Percorso A" (Lingue e culture europee)  per chi voglia conseguire la laurea nella classe L11 e "Percorso B" (Tecniche della mediazione linguistica) per chi voglia conseguire la laurea nella classe L12. All’atto dell’iscrizione al primo anno, lo studente indica se intende conseguire la laurea nella Classe L11 (Lingue e culture moderne) o nella Classe L12 (Mediazione Linguistica).

La conferma della scelta, esercitata all’atto dell’iscrizione al Corso di Studio, di conseguire la laurea nella Classe L11 ovvero nella classe L12, avviene all’inizio del terzo anno di corso, secondo la casistica di seguito illustrata:

 

a)      la conferma è automatica, a meno di esplicita  opzione diversa, per chi ha indicato, all’atto dell’iscrizione al primo anno, la classe L11;

b)      coloro che vorranno confermare la volontà di conseguire la laurea nella classe L12 ("Percorso B)", ovvero in merito intendano mutare la propria scelta all’atto dell’iscrizione al III anno, considerata la peculiare articolazione dell’insegnamento linguistico in tale percorso, dovranno aver superato, entro l’appello di settembre, e in ogni caso non oltre il 30 settembre, del loro secondo anno di corso, gli esami del I e del II anno di entrambe le Lingue straniere prescelte. Nel caso in cui il numero degli aspiranti in possesso di questi requisiti dovesse superare le 30 unità (numero determinato dalla limitata disponibilità di risorse strutturali), gli stessi dovranno sostenere un test scritto relativo alle competenze specifiche del percorso scelto, la cui tipologia e i cui contenuti saranno stabiliti dal Consiglio di Corso di Studio. Gli aspiranti utilmente collocati nei posti da 1 a 30 (compreso) della graduatoria di merito del menzionato test scritto, saranno ammessi alla frequenza del Percorso B (classe L12).

Risultati

Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio

 Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)

I laureati della classe devono possedere una piena conoscenza strutturale e funzionale delle due lingue straniere prescelte (Lingua A e Lingua B). Sul primo versante essi si accostano alla lingua in termini di codice sociale accettato, fondato sulla rete di "significati" di cui è depositaria la comunità e che, in esito, viene a configurarsi quale "cultura" o sistema fondante dell'identità individuale e collettiva. Sul versante opposto ma complementare, essi consolidano e raffinano la competenza comunicativa posseduta in ingresso e se ne servono alternativamente (1) ai fini della interazione socio-culturale, (2) in termini di uso professionale dello strumento-lingua quale mezzo privilegiato della comunicazione. Inoltre, l'approfondimento della lingua e della cultura italiane, insieme alla costruzione di una competenza aggiornata in linguistica generale, crea le basi indispensabili per l'avvio della riflessione sulla lingua quale fenomeno sincronico/diacronico, cioè "medium" comunicativo in costante evoluzione che riflette, epoca dopo epoca, le condizioni della cultura "materiale" dei gruppi sociali che quella lingua usano e le aspirazioni, le concezioni ideologiche, le reti interpretative che razionalizzano e configurano la dinamica dei gruppi umani.

 

Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)

I laureati dovranno essere in grado di porre le conoscenze e competenze consolidate e raffinate nel corso del triennio al servizio dell'amplissimo campo dell'interazione culturale, all'interno del quale la mediazione linguistica ad alti livelli professionalizzanti costituisce corredo privilegiato in una realtà, quale quella contemporanea, caratterizzata da fenomeni di interscambio, ibridazione socio-ideologica, e globalizzazione, il cui "governo" rappresenta la sfida apicale della contemporaneità. In questa prospettiva, il percorso di "lingue e culture" è destinato ad incrociarsi con gli strumenti approntati dall'area delle scienze pedagogiche per poi sfociare (attraverso gli stadi successivi della formazione) nel profilo professionale dell'insegnante europeo moderno che associa competenza linguistica avanzata e capacità critico-metodologica aperta all'aggiornamento e alla metariflessione permanenti.

 

Autonomia di giudizio (making judgements)

I laureati, sia relativamente al profilo della competenza avanzata linguistico-culturale sia a quello della mediazione linguistica, che implicano l'adesione e il consapevole sviluppo di un codice etico-professionale dal quale non è possibile prescindere, dovranno dimostrare apertura al dialogo e al confronto, consapevolezza della relatività di ogni soluzione ed essere in grado di rifiutare decisamente ogni suggestione totalizzante, non rispettosa delle individualità storicamente riconosciute così come delle identità collettive che contrassegnano le diverse epoche e società.

Abilità comunicative (communication skills)

Sia che si imbocchi il percorso linguistico-culturale, e quindi ci si prospetti quale obiettivo primario l'attività di mediazione e formazione, sia che si privilegi il percorso della mediazione linguistica professionale, e quindi si coltivi l'interesse altrettanto forte per la "trasmissione" responsabile dei contenuti, i laureati saranno in grado di misurarsi con gli strumenti sofisticati della comunicazione, ovvero intermediazione, tra individui, gruppi, società. Le conoscenze acquisite, possedute e ampliate, approfondite e raffinate, saranno la bussola indispensabile per navigare l'universo comunicativo-interazionale costruendo/decostruendo ad ogni passaggio i paradigmi cruciali: individualità/collettività, tecnica/cultura, riflessione critica/uniformità valoriale. A seconda delle lingue prescelte, alla fine del triennio gli studenti acquisiranno un grado di competenza comunicativa e linguistica corrispondente al livello B2/C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue straniere.

 

Capacità di apprendimento (learning skills)

La finalizzazione del corso di laurea è precipuamente mirata a formare laureati pronti ad intraprendere l'itinerario magistrale che lo segue (classe LM37) nel quale essi amplieranno, approfondiranno e completeranno le conoscenze e competenze già acquisite. Sul piano metodologico-critico, la transizione è dal possesso lineare e funzionale dei "dati" (linguistici, sociologici, culturali, ecc.) alla loro messa a punto e all'incrocio fra la serie fenomenologia socio-culturale e la serie tecnico-funzionale linguistica (registri, varietà, aree d'uso, linguaggi professionali, ecc.). Forma e contenuto a questo livello interagiscono in una sintesi in grado di sostenere aperture multiple, polisemiche.

Sbocchi professionali

Principali sbocchi occupazionali e professionali percorso L11

Possibilità di accedere alle posizioni ad alto contenuto professionalizzante nei settori del giornalismo e dell'editoria, nelle istituzioni culturali e nelle rappresentanze diplomatiche e consolari, nonché nelle imprese culturali-commerciali, prima fra tutte l'industria del turismo legata alla ricchezza e alla varietà del patrimonio archeologico e artistico siciliano e calabrese.

Principali sbocchi occupazionali e professionali percorso L12

Possibilità di impiego nell'ambito della produzione e dei servizi di mediazione interlinguistica, a fronte del fenomeno in sensibile crescita dell'intermediazione in contesti multilinguistici e multiculturali, nonché nei settori in cui la traduzione (o l'interpretazione) svolge un ruolo veicolare nei processi di trasferimento di dati e informazioni in ambiti ad alto contenuto tecnologico, quali l'industria dell'elettronica e dell'informatica, le imprese chimico-farmaceutiche, la rete di servizi a supporto del transhipment e di altri modelli avanzati di relazioni commerciali.

 

Parere delle parti sociali

Il giorno 23 marzo 2016, dalle ore 16 alle ore 18, nella Sala Riunioni del Dipartimento di Civiltà antiche e moderne, si è svolta la consultazione con le Organizzazioni rappresentative per la compilazione della SUA CDS 2016. Sono state invitate le seguenti organizzazioni: Camera di Commercio, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, CGIL, CISL, UIL, Soprintendenza BB. CC. AA., CSA, Ordine Nazionale dei giornalisti, Museo Regionale interdisciplinare, Biblioteca Regionale “G. Longo”, Archivio di Stato, Biblioteca Frati Minori Cappuccini, Istituto storico “G. Salvemini”, Società di Storia Patria di Messina; inoltre, Biblioteca “De Nava” e Museo Nazionale di Reggio Calabria; Soprintendenza dei beni archeologici della Calabria. All’introduzione del Direttore, prof. Mario Bolognari, che ha richiamato l’attenzione sulla formazione di competenze di ampio spettro e flessibili, sono seguite brevi e intense relazioni dei coordinatori dei CDS, che hanno illustrato gli aspetti caratterizzanti dell’offerta formativa e gli sbocchi occupazionali previsti: proff. G. F. La Torre (Tradizione classica e Archeologia del Mediterraneo), S. Mangiapane (Lingue Moderne, letterature e traduzione; Lingue, letterature straniere e tecniche della mediazione linguistica), C. Magazzù (Scienze storiche) P. Amato (Filosofia contemporanea), C. Polto (Civiltà letteraria dell’Italia medievale e moderna), D. Gionta (Lettere), R. Faraone (Filosofia), P. De Meo (Metodi e linguaggi del giornalismo), M. Gensabella (Scienze dell’informazione: comunicazione pubblica e tecniche giornalistiche). L’ing. P. Lanzafame, presente a nome della Confindustria e dei Giovani industriali, ha proposto un accordo per la diffusione di un maggior numero di convenzioni per tirocini formativi presso le aziende aderenti all’organizzazione degli imprenditori. Un modo per valorizzare competenze più vicine e coerenti con la cultura d’impresa, ma anche per far innovare le imprese che poco dialogano con le istituzioni culturali. Si è soffermato, quindi, sula necessità di maggiore creatività e di tecnologie innovative sia nel campo delle aziende, sia nel campo della didattica universitaria, per rispondere alle sfide della contemporaneità. La dott.ssa A. Migliorato, presente a nome del Museo interdisciplinare regionale di Messina, ha espresso piena soddisfazione per le esperienze già fatte con stagisti provenienti dal Dipartimento e chiedendo un’intensificazione delle relazioni in questo ambito. Inoltre, ha sottolineato la necessità della formazione di competenze nel campo delle lingue straniere, della comunicazione, della storia dell’arte e dell’archeologia, come figure che potranno inserirsi nel mondo del lavoro. Complessivamente è stato espresso un apprezzamento per l’offerta formativa illustrata e, soprattutto, è stato richiesto un più frequente e intenso scambio di informazioni e suggerimenti tra le parti sociali e l’Università. Il Direttore, nel concludere la riunione, ha raccolto quest’ultima istanza e ha programmato un giro di incontri da svolgersi nel corso del 2016 con specifici partner e su specifici argomenti.

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